Progettazione Impianti Elettrici

UPS – Guida alla ventilazione dei locali

Una guida alla ventilazione dei locali per evitare il pericolo di esplosione dovuto alla ricarica delle batterie

Ventilazione dei locali

Un’ulteriore aspetto molto importante relativo all’utilizzo dei gruppi statici di continuità è quello relativo alla ventilazione dei locali ove questi sono installati.
La ventilazione del locale di installazione è fondamentale per 2 aspetti fra loro indipendenti:

  • corretto smaltimento della potenza termica dissipata dall’UPS
  • smaltimento dell’idrogeno eventualmente rilasciato dal pacco batterie al fine di evitare la presenza di eventuali atmosfere esplosive

Smaltimento della potenza termica dissipata dall’UPS

La potenza termica dissipata da un gruppo statico di continuità è pari a circa il 10% della sua potenza nominale. Detto valore è puramente indicativo, ma sufficientemente corretto per la maggior parte di UPS in commercio; resta evidente che per calcoli più precisi è necessario fare riferimento al datasheet del costruttore della macchina.
Per quanto riguarda la ventilazione naturale o forzata dei locali (ubicazione delle superfici di aerazione, dimensionamento, ecc. ) valgono le stesse considerazioni esposte a proposito dei gruppi elettrogeni a cui rimandiamo per ulteriori ragguagli.

Ventilazione naturale del locale

Ventilazione forzata del locale

Nel seguito ci limiteremo ad indicare le caratteristiche delle ventilazioni in base alla potenza nominale del gruppo statico di continuità. Per quanto riguarda la ventilazione forzata si è fatto riferimento ad una velocità dell’aria in ingresso pari a 1 m/s poiché nei locali potrebbero essere presenti operatori; per evitare l’ingresso di polveri e/o pollini è inoltre opportuno installare sulla apertura di ripresa un filtro antipolvere.

Fig. 2 – Ventilazione naturale e forzata

È bene tuttavia evidenziare che quanto sopra indicato si riferisce a condizioni di funzionamento che prevedono una temperatura del locale UPS di circa 40ºC ed una temperatura esterna di circa 25ºC. Questa condizione è accettabile in quei casi in cui l’UPS non provveda all’alimentazione di servizi essenziali o di sicurezza (apparecchi elettromedicali, apparecchi per illuminazione di sicurezza, ecc.) in quanto l’autonomia e la durata di vita che vengono dichiarate dal costruttore delle batterie fanno riferimento ad una temperatura ambiente pari a 25ºC e scendono vertiginosamente in caso di temperature molto diverse. Pertanto, in quei casi particolari dove l’autonomia di alimentazione del carico gioca un ruolo fondamentale, sarà necessario dotare il locale UPS di un condizionatore in grado di smaltire la potenza termica dissipata dall’UPS stesso mantenendo la temperatura del locale al di sotto dei 25ºC.

Fig. 3 – Capacità delle batterie al variare della temperatura