Progettazione Impianti Elettrici

Antifurto per Appartamento

Appartamento

Cerchiamo di immaginare quali possano essere le barriere di protezione dei beni contenuti in un appartamento. La prima barriera di protezione è costituita dai muri perimetrali in cui, come già evidenziato in precedenza, i punti deboli sono rappresentati da porte e finestre praticabili (se ci troviamo al quarto piano di un palazzo è pressoché impossibile che un ladro possa introdursi attraverso una finestra). A tal proposito la CEI 79-3 definisce come “accessi” tutte le luci praticabili a meno di 4 metri dal suolo.

Nota: particolare attenzione va posta quando ci si trova all’ultimo piano in quanto l’esperienza insegna che la calata dal tetto dei ladri non è un’ipotesi trascurabile.

Poiché eventuali finestre praticabili possono essere, oltre che aperte, anche sfondate (rottura dei vetri), la CEI 79-3 prende in considerazione anche la protezione contro le effrazioni delle superfici.
Non esistendo ulteriori barriere fisiche di protezione possiamo pertanto prevedere un impianto costituito da una serie di rilevatori perimetrali a protezione degli accessi praticabili e da una serie di rilevatori volumetrici a ulteriore protezione degli ambienti.

Nota: utilizzando una centrale che gestisca separatamente rilevatori perimetrali da quelli volumetrici è possibile inserire l’impianto antintrusione anche di notte escludendo i rilevatori volumetrici.

Il coefficiente di merito della protezione ottenuta mediante rilevatori perimetrali, sismici anti-rottura vetri e volumetrici viene definito fattore fA e si ottiene con la seguente formula:

fA= 0,9*[(0,5 * fr-accessi) + ( 0,05 *fr-superfici) + (0,6 * fr-volumi)]

dove

fr-accessi = (Laccessi / 3) * (n° accessi protetti / n° accessi totali)
fr-superfici = (Lsuperfici / 3) * (n° superfici protette / n° superfici totali)
fr-volumi = (Lvolumi / 3) * (n° volumi protetti / n° volumi totali)

Indicando con L il livello secondo CEI 79-2 dei rilevatori adottati. Anche in questo caso è il valore raggiunto dal coefficiente fA che determina il livello della protezione.

livello 0 – sistema non classificabile : fA < 0,16
livello 1 : 0,16 <=fA < 0,49
livello 2 : 0,49 <=fA< 0,85
livello 3 : 0,85 <= fA < 1

A questo punto è bene evidenziare alcuni aspetti fondamentali.

  1. Nella valutazione del fattore di merito della protezione dei volumi i locali di scarsa importanza (sgabuzzini, bagni, ecc.) non dotati di accessi dall’esterno possono essere esclusi dal conteggio dei vani totali.
  2. La formula utilizzata è una semplificazione a favore della sicurezza di quelle utilizzate dalla CEI 79-3. In particolare la norma attua una ponderazione dell’importanza dei locali e del livello dei componenti; nella nostra formula invece tutti i locali sono equiparati (ad esclusione di quelli non considerati in base alle precedenti considerazioni) ed è ipotizzato che i componenti di una determinata tipologia siano dello stesso livello secondo CEI 79-2
  3. Nella formula (e quindi nella norma) viene data molta importanza alla protezione dei volumi (coefficiente 0,6) e degli accessi (coefficiente 0,5) mentre la protezione contro la rottura vetri è pressoché trascurabile (coefficiente 0,05); va tuttavia da sé che se una vetrata rappresenta l’unico accesso ad un volume la protezione contro la rottura del vetro va considerata come protezione perimetrale.