Progettazione Impianti Elettrici

Cancelli Automatici – Direttiva Macchine

Direttiva macchine

10- Chi è il costruttore della porta o cancello motorizzato?
Colui che fornisce la porta motorizzata; oppure colui che “motorizza” una porta manuale preesistente.
In tutti i casi il costruttore deve apporre la marcatura CE sulla porta motorizzata, assumendosi la responsabilità della costruzione della macchina.

11- Quando è entrato in vigore in Italia il DPR 459/96 (recepimento della Direttiva Macchine)?
Il DPR N. 459 del 24 luglio 1996 ha reso obbligatoria l’applicazione in Italia della Direttiva Macchine 89/392 CEE. Il Decreto, pubblicato nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale N. 209 del 6 settembre 1996, è entrato in vigore il 21 settembre del 1996.


12- Che responsabilità ha chi esegue un intervento su un impianto messo in servizio prima dell’entrata in vigore del DPR 459/96?
Secondo il DPR 459/96 la manutenzione ordinaria e straordinaria non comporta l’applicazione della Direttiva Macchine ad un prodotto già messo in servizio prima del 21 settembre 1996. Viceversa se vengono eseguite operazioni di modifica del prodotto non rientranti nell’ordinaria e straordinaria manutenzione, l’intervento si configura come costruzione di una macchina nuova e quindi va applicato il DPR 459/96.
Una recente legge italiana (N°62 del 18 aprile 2005) che modifica il decreto legislativo 626 del 19 settembre 1994, applicabile nei luoghi di lavoro; prevede nella sostanza, che entro l’11 novembre 2005 i datori di lavoro debbano adeguare ai requisiti minimi di sicurezza tutte le attrezzature di lavoro.
Vedere anche FAQ: 13, 14 e 64.

13- Quale comportamento si deve tenere nel caso in cui si debba eseguire un intervento di modifica su un impianto messo in servizio dopo l’entrata in vigore del DPR 459/96 e che non rispetti la direttiva macchine?
Occorre informare il proprietario dell’impianto circa le responsabilità, civili e penali, che derivano dal mancato rispetto della legge per lui stesso e per l’installatore. Prima di eseguire qualsiasi intervento sull’impianto occorre adeguarlo ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla legge

14- Il manutentore che esegua una riparazione su di un componente privo della marcatura CE è tenuto ad apporvi la marcatura CE?
Non è compito del manutentore apporre la marcatura CE sui componenti e sulla porta finita. Quando necessario, i componenti devono essere sostituiti con altri aventi funzioni e caratteristiche identiche.
L’utilizzo di componenti diversi potrebbe configurarsi come modifica della macchina e, pertanto, rendere necessario il suo adeguamento alle leggi/norme vigenti al momento della modifica.
L’unica eccezione riguarda i radiocomandi funzionanti con frequenze oggi assegnate ad altri servizi. in questo caso infatti è necessario sostituire i prodotti con altri che utilizzano frequenze ammesse. Vedere anche FAQ: 62.

15- Se il cliente non vuole installare, per vari motivi, i dispositivi di sicurezza quale comportamento conviene tenere?
UNAC suggerisce di rifiutare l’incarico dopo averlo adeguatamente informato dei rischi che corre.

16- Esiste la possibilità di ottenere un documento liberatorio per l’installazione o l’intervento su di un impianto fuori norma?
Non esiste possibilità di ottenere liberatoria alcuna sia per il DPR 459/96 e sia per la legge 46/90; art.7: “Le imprese installatrici sono tenute ad eseguire gli impianti a regola d’arte utilizzando allo scopo materiali parimenti costruiti a regola d’arte”.

17- Ogni macchina deve avere una targhetta recante la marcatura CE? Cosa deve essere riportato nella targhetta?
Sì, in quanto l’allegato I del DPR 459/96 recita: “… ogni macchina deve recare, in modo leggibile ed indelebile, almeno le seguenti indicazioni: nome del fabbricante e suo indirizzo, la marcatura CE, designazione della serie o del tipo, eventualmente il numero di serie, l’anno di costruzione”.

18- Quali sono gli obblighi derivanti dall’applicazione della Direttiva Macchine?
Per aiutare l’installatore ad assolvere gli obblighi derivanti dall’applicazione della Direttiva Macchine alle porte e ai cancelli motorizzati UNAC ha predisposto le “Linee Guida per l’installazione di porte e cancelli motorizzati in conformità alla Direttiva Macchine 98/37/CE ed alle norme EN12453 ed EN12445” contenenti uno schema guidato per eseguire la valutazione dei rischi. Il documento, realizzato dagli esperti delle aziende UNAC, è stato pensato per facilitare il compito degli installatori ed è uno strumento volto a far conoscere agli operatori del settore il contenuto della Direttiva Macchine e delle nuove norme europee.

19- I rischi riportati nelle linee guida UNAC, corrispondono a quelli menzionati dalla direttiva macchine?
I rischi considerati nelle linee guida UNAC corrispondono a quelli previsti dalle norme europee EN12453 ed EN12445, relativi alla sicurezza nell’uso di porte e cancelli motorizzate. Pur essendo questa guida stata realizzata con la massima cura da esperti delle aziende UNAC, essa potrebbe non comprendere tutti i rischi che possono verificarsi in ogni particolare installazione. Resta quindi responsabilità del costruttore della macchina il completamento o l’adeguamento dell’analisi dei rischi riportata nelle linee guida.

20- Come deve essere informato l’utilizzatore dei rischi residui della macchina?
Una precisa informazione dei rischi residui presenti nella macchina deve essere fatta mediante un documento da consegnare all’utilizzatore (il manuale d’uso, il registro di manutenzione, …).

21- Possono esistere più rischi per una stessa zona indicata nei disegni complessivi delle porte e cancelli riportati nelle Linee guida UNAC? Come devono essere protette tali zone?
Si, possono esistere più rischi nella stessa zona, i quali vanno protetti singolarmente o nella loro globalità. Le indicazioni contenute nelle linee guida UNAC possono essere un valido aiuto per la loro individuazione.

22- Dove si possono trovare le norme menzionate nelle Linee guida UNAC?
Tutte le norme possono essere consultate gratuitamente oppure acquistate presso i punti vendita UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione (tel. 02 70024200 – www.uni.com) e CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano (tel. 02 210061 – www.ceiweb.it).

23- A chi deve essere rilasciato il fascicolo tecnico?
Il fascicolo tecnico deve essere realizzato e conservato dal costruttore della macchina per un periodo di almeno 10 anni dalla data di fabbricazione (data di installazione della porta o cancello motorizzato) e va messo a disposizione delle autorità competenti quando richiesto.

24- Che abilitazione deve avere chi rilascia la dichiarazione di conformità ai sensi della Direttiva Macchine?
La dichiarazione di conformità è l’assunzione formale della responsabilità da parte del costruttore della conformità della macchina ai requisiti stabiliti dalle direttive applicabili. Deve essere firmata dal legale rappresentante dell’azienda o da una persona che ha delega notarile per firmare la dichiarazione.

25- E’ obbligatorio consegnare una copia della Dichiarazione di Conformità del cancello motorizzato al proprietario?
Si! La dichiarazione va conservata nel fascicolo tecnico ed una copia deve essere consegnata al proprietario.

26- Se una persona acquista al supermercato un kit per automatizzare un cancello da installare per uso privato deve compilare il Fascicolo tecnico, la dichiarazione di conformità e apporre la marcatura CE al cancello?
Sì, ai sensi della direttiva macchine. Sono esclusi gli impianti di automazione per portoni da garage per uso domestico in singole unità abitative e con comando non automatico se il produttore del kit di automazione dichiara che risponde pienamente ai requisiti della norma EN 60335-2-95.